Questa è la storia di un’antica ricetta, arrivata a noi direttamente dal passato.
Un Formaggio tanto affasciante per la leggenda che racconta che saporito per gli ingredienti che lo arricchiscono. Semplice, spontaneo e unico nel suo genere!
Proviene proprio dal passato, precisamente 250 anni or sono (dal 1753: datazione della pergamena ritrovata) E ora... è una moderna realtà!
Ora chiudi gli occhi... immagina di essere circondato da verdi pascoli, montagne rocciose e farti accarezzare dai puri raggi del sole di una calda giornata d’estate...
Il cielo è limpido e azzurro, i ruscelli gorgogliano verso valle e il vento scricchiola fra gli alberi...
Adesso riapri gli occhi: questa è Nona!
Attraversando la Valle di Scalve, lì, immerso fra le Alpi delle Orobie, vi è Nona: il paese più alto e caratteristico. Con i suoi 1344 m sul livello del mare, è proprio il luogo suggestivo e di montagna dove ha riposato per quasi 3 secoli la nostra Ricetta.
Qui le antiche tradizioni si uniscono alle nuove. Gli animali sono liberi, immersi nella natura e nella semplicità di chi vi lavora. Solo da sacrificio e passione può nascere un Formaggio così pregiato e controllato.
Potremmo dire: “Stagionato a puntino!”
Dopo la cagliata e la salatura viene ricoperta tutta la forma con quel caratteristico impasto di spezie che attribuisce il colore nero al formaggio.
Ovviamente queste spezie all’epoca non esistevano in Valle di Scalve quindi la loro provenienza poteva essere solo che dal Mare... da Venezia!
È proprio questo colore così intenso e diverso che consente alla nostra “chicca” di trasformarsi in ciò che è ora. Antico e moderno allo stesso tempo.
La secolare Ricetta del Formaggio Nero della Nona 1753 è stata tradotta, e a tratti interpretata, dall’antico Dialetto Scalvino.
Prova dopo prova, con determinazione e fiducia, dalle parole sbiadite e quasi cancellate dal tempo ha preso vita il nostro “Formai”.
Questo rappresentante delle Orobie è caratterizzato da una media stagionatura e da una crosta grigio scuro, intrisa di persistenti odori di abete e pepe. Mentre il sotto crosta è ambrato e la pasta è giallo-dorata. Internamente è arricchito da grani di pepe interi.
Al naso sprigiona un deciso aroma speziato con sentori floreali, d’incenso e miele. Il sapore è forte e intenso; porta con sé un leggero retrogusto amarognolo che ne esalta le caratteristiche bucoliche. Infine i profumi di sotto-bosco e la portante definizione speziata ne fanno un gusto “Unico al mondo”!
Il nostro “Formaggio Nero della Nona 1753” è protetto da marchio registrato.
È immesso al consumo munito di simbolo grafico depositato in Camera di Commercio di Bergamo. Il logo depositato rappresenta la testa di una mucca di razza “Bruna Alpina”, piegata a sinistra, orecchie e muso “bianco latte” con campanaccio al collo; seduta in un pascolo verde e cielo azzurro, riportante sopra in nero “Formaggio Nero”, sotto “della Nona” ed al centro “1753”.
Le forme intere commercializzate devono riportare, sulla faccia superiore, una velina identificativa riportante il logo ed il simbolo grafico del prodotto.
Mi raccomando: Scegli solo l’Originale!